giovedì 24 maggio 2012

Il senso di ogni cosa




Quanto più calmi, pazienti e aperti noi siamo nella tristezza,
tanto più profondo e infallibile entra in noi il nuovo,
tanto meglio noi ce lo conquistiamo,
tanto più sarà nostro destino.
...
Noi siamo soli.

Ci si può ingannare su questo
e fare come se non fosse così. E' tutto.

Ma quanto è meglio comprendere
che noi lo siamo, soli,
e muovere di lì.
Allora accadrà che saremo presi dalle vertigini.

Non dovete sgomentarvi se una tristezza si leva davanti a voi,
grande come ancora non ne avete viste,
se un'inquietudine,
come luce e ombra di nuvole,
scorre sulle vostre mani e su quanto voi fate.

Dovete pensare che qualcosa
accade in voi,
che la vita non vi ha dimenticato,
che vi tiene nella sua mano;
non vi lascerà cadere.

Rainer Maria Rilke, agosto 1904. Lettere a un giovane poeta