mercoledì 29 febbraio 2012

Amori altamente pericolosi

Quando tutto è chiaro, inutile intervenire. Tacere è la mia nuova arte :-).
Tacere e ascoltare.
Mangiando Fonzies, un dogma incrollabile :-).



Pensiamo che l'amore sia infallibile, e dimentichiamo una cosa elementare per la sopravvivenza amorosa: non tutte le proposte affettive sono consigliabili per il nostro benessere.


Gli stili affettivi disfunzionali logorano l'altro e gli tolgono la sua energia vitale, lo annientano lentamente o lo confondono al punto da farlo sentire irrazionalmente colpevole o da indurlo a credere che soffrire per amore sia un fatto normale e generalizzato.


Otto gli stili affettivi considerati lesivi e pericolosi per il benessere emozionale delle persone:
- istrionico-teatrale (amore molesto)
- paranoico-ipervigile (amore diffidente)
- passivo-aggressivo (amore sovversivo)
- narcisistico-egocentrico (amore egoista)
- ossessivo-compulsivo (amore perfezionista)
- antisociale-rissoso (amore violento)
- schizoide-eremita (amore distaccato o indifferente)
- borderline-instabile (amore caotico)


Chi, all'interno di una coppia, è vittima di individui che presentino uno di questi tipi di personalità cerca a volte di smussare il problema ricorrendo alla tattica del "ma", una strategia compensatoria molto apprezzata da quella che potremmo chiamare cultura del matrimonio, che predica la sopportazione a ogni costo.


A volte è meglio deporre le armi e capire che certe battaglie non sono nostre, non ci appartengono o semplicemente non ci convengono.


Il problema, comunque, potrebbe essere in te e non nella persona che ami.
Tre, le domande da porsi: "Qual è il modo di amare del mio partner?", "Qual è il mio modo di amare?", "Fino a che punto possiamo stare insieme senza farci del male?".


Se vediamo le cose per come sono, senza deformazioni né speranze ingenue, saremo in grado di prendere decisioni corrette volte a migliorare la qualità della nostra vita, benché talora ciò possa ferirci o rendere più difficile il cammino successivo.


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Ok...ho finito i Fonzies...buonissimi...

certo, amo tacere, ormai

però

cazzo

io questi 8 stili affettivi patologici

li ho effettivamente riscontrati

TUTTI

dico tutti

IN MEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!


Che dite, è il caso di chiedere aiuto?
O aggredisco un altro pacchetto di golosissimi croccantini al formaggio non fritti?

martedì 14 febbraio 2012

Adesso basta parlare d'amore



Non  volevo leggerlo, questo libro. Antipatia a pelle :-).

Poi presa da un attacco di autolesionismo, una notte...

e come spesso capita

quando voglio farmi male

finisco per farmi bene.

Niente male, davvero. Era qualche anno che mi facevo un paio di domande...

la risposta?

Thomas - Louise - Romain?

In parte e no.

Yves - Anna - Stanislas?

Diciamo ma mutando i sessi e i ruoli.

I legami "indefettibili" di Anna. Il rimpianto che non vuole morire di Yves. Il baricentro struttural-funzionale di Stanislas.

"Yves ha pubblicato Continua quindici anni prima. La storia di un uomo ozioso che,  per curiosità, segue una donna per strada. (...) Passano le settimane. A poco a poco se ne innamora pazzamente. Decide di sedurla, è un uomo affascinante,intelligente, ci riesce, e quando la donna cede, s'innamora di lui, quando si separa dal marito, in modo irrimediabile, all'improvviso si spaventa, la pianta e sparisce". 


Kostas guarda Camille "vivere,(...) scopre quanto sia solo. E' della sua felicità che si innamora. Ma non la ama veramente. (...) Desiderare non vuol dire amare (...). Lui non calcola le conseguenze dei suoi atti sulla vita di quella donna, sui suoi figli. E' una cosa che non gli interessa, pensa da egoista. E' il ritratto di un farabutto. (...) Kostas avrebbe tutti i diritti se  fosse sicuro di quello che vuole veramente. Ma non lo è: dubita,ondeggia, e lo sa. (...) Camille ha dentro di sé una profonda malinconia, suo marito l'aiuta a sopportarla, con grande tenerezza. Quando compare Kostas, lei spera finalmente di vivere. Kostas la sente vulnerabile, intuisce di essere amato anche perché rappresenta l'imprevisto, l'avventura tanto attesa, ma lui utilizza quel sogno per attrarla a sé. (...) Le persone come Kostas non sono felici, non possono dare felicità a nessuno".


Poi, quando esci dal letto dell'amante di turno, torni a casa. Ad aspettarti ci sono i tuoi bambini. Non riescono a  dormire. Ci leggi un libro, mamma?
"Allora" legge Anna con voce dolce, "Alice arriva a un bivio e vede un Gatto appollaiato su un albero. 
Gli chiede subito: 
'Che strada devo prendere?'
'Dove vuoi andare?' ribatte il Gatto
'Non lo so' risponde Alice.
'Allora' dice il Gatto 'non è importante'.
(...)
Sì, pensa Anna, ha ragione il Gatto, quando non si sa dove si vuole andare, la strada non è importante.


Anna, l'uomo comune ;-). Stanislas, molte mogli.


Non avete capito nulla?

Lo so. Non mi sono spiegata io.


Leggete il libro. Oppure guardatevi intorno.

O appena indietro.

venerdì 10 febbraio 2012

L'Aquila - San Bernardino Valley

Tutti a dire: tragedia! Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno...ovunque cade la neve.

Cade il cielo, cadono pezzi di raggi di sole nati anni luce fa, cade un grande silenzio.

Tutti a dire: tragedia! Si fermano le arterie d'Italia, si fermano le città, si fermano le macchine, i treni e i tir.

Io mi sono fermata, per altri motivi, quasi tre anni fa. Ironia della sorte, è stato un grande movimento, a farmi fermare. Si sono fermate tutte le ore, tutti i giorni. Anni bucati, vuotati.

Poi è caduto il cielo. Fiocchi di neve. Tutti a gridare: tragedia!

Il cielo che è caduto mi ha ricoperta. Potevo soffocare, in effetti...

Sono tornata a respirare.

Sono salita, io
e sono discesa.
Se sali, raggiungi l'Assoluto. San  Bernardino.
Se scendi, ti regalo un orizzonte. E i tetti dell'Aquila.

E' caduto il cielo, grazie a Dio. E sono arrivate le carezze. Tutti a scivolarmi sopra, buste, slittini, sci. Sono tornate le risate, la felicità incontenibile, i nasi rossi, le guance mummificate dal gelo.

E' venuto giù il cielo

e io

di nuovo    - e che bello, l'avevo dimenticato, quasi, quanto è bello -

di nuovo, per un po'

sono viva.


(Copertina del tg di TvUno del 10 febbraio 2012. Testo, voce e produzione: Tiziana Pasetti)