martedì 14 febbraio 2012

Adesso basta parlare d'amore



Non  volevo leggerlo, questo libro. Antipatia a pelle :-).

Poi presa da un attacco di autolesionismo, una notte...

e come spesso capita

quando voglio farmi male

finisco per farmi bene.

Niente male, davvero. Era qualche anno che mi facevo un paio di domande...

la risposta?

Thomas - Louise - Romain?

In parte e no.

Yves - Anna - Stanislas?

Diciamo ma mutando i sessi e i ruoli.

I legami "indefettibili" di Anna. Il rimpianto che non vuole morire di Yves. Il baricentro struttural-funzionale di Stanislas.

"Yves ha pubblicato Continua quindici anni prima. La storia di un uomo ozioso che,  per curiosità, segue una donna per strada. (...) Passano le settimane. A poco a poco se ne innamora pazzamente. Decide di sedurla, è un uomo affascinante,intelligente, ci riesce, e quando la donna cede, s'innamora di lui, quando si separa dal marito, in modo irrimediabile, all'improvviso si spaventa, la pianta e sparisce". 


Kostas guarda Camille "vivere,(...) scopre quanto sia solo. E' della sua felicità che si innamora. Ma non la ama veramente. (...) Desiderare non vuol dire amare (...). Lui non calcola le conseguenze dei suoi atti sulla vita di quella donna, sui suoi figli. E' una cosa che non gli interessa, pensa da egoista. E' il ritratto di un farabutto. (...) Kostas avrebbe tutti i diritti se  fosse sicuro di quello che vuole veramente. Ma non lo è: dubita,ondeggia, e lo sa. (...) Camille ha dentro di sé una profonda malinconia, suo marito l'aiuta a sopportarla, con grande tenerezza. Quando compare Kostas, lei spera finalmente di vivere. Kostas la sente vulnerabile, intuisce di essere amato anche perché rappresenta l'imprevisto, l'avventura tanto attesa, ma lui utilizza quel sogno per attrarla a sé. (...) Le persone come Kostas non sono felici, non possono dare felicità a nessuno".


Poi, quando esci dal letto dell'amante di turno, torni a casa. Ad aspettarti ci sono i tuoi bambini. Non riescono a  dormire. Ci leggi un libro, mamma?
"Allora" legge Anna con voce dolce, "Alice arriva a un bivio e vede un Gatto appollaiato su un albero. 
Gli chiede subito: 
'Che strada devo prendere?'
'Dove vuoi andare?' ribatte il Gatto
'Non lo so' risponde Alice.
'Allora' dice il Gatto 'non è importante'.
(...)
Sì, pensa Anna, ha ragione il Gatto, quando non si sa dove si vuole andare, la strada non è importante.


Anna, l'uomo comune ;-). Stanislas, molte mogli.


Non avete capito nulla?

Lo so. Non mi sono spiegata io.


Leggete il libro. Oppure guardatevi intorno.

O appena indietro.