lunedì 23 gennaio 2012

Avere memoria



Io ricordo. Tu, non scordare, non dimenticare.

Non dimenticare quel giorno senza bianco e nero, il cielo era azzurro e il sole caldo

i  miei vestiti zuppi di urina e di vomito.  Mia figlia era vicino a me. Sporca. Affamata. Si è avvicinata una donna bionda. Sorrideva. “Come si chiama?” “Leni” “Ciao Leni…che bei riccioli, hai…vuoi un biscottino, tesoro? La mandi con me signora…le faccio una doccia…”.
Un angelo, pensai.
Di quella donna che con grazia
accompagnò mia figlia
nella camera a gas
pensai “è un angelo, che Dio la benedica”.


Tu non scordare

Non scordare i giorni ancora non scritti, quelli senza i libri di storia, quelli senza i film e senza i dibattiti,  quelli che hanno schiacciato senza pietà e senza fretta

mio padre. Scavare. E poi ricoprire. Ogni giorno sempre la stessa buca. Scavare. E ricoprire.


Tu non scordare

che quegli scheletri viventi

prima avevano forme e carne e quegli occhi vuoti, fissi

prima

prima guardavano.


Non scordare che ricordare non serve a nulla, se non provi a immedesimarti.
Guarda le labbra del tuo bambino. Immaginale deformate dal fuoco che ha divorato il mio.
Aveva 6 anni.
Mi hanno detto che quando lo hanno gettato tra le braci si muoveva ancora…


Non scordare

Che avevamo coraggio paure e speranze. Che fino all’ultimo, fino a quel fucile puntato contro, abbiamo sperato che fosse un incubo, di quelli che sembrano veri ma poi ti svegli.

Sterminati. Come formiche. Come pidocchi.

Non dimenticare.


(Testo e voce: Tiziana Pasetti. Copertina settimana della Memoria tg)